Nessun patteggiamento, Milan. La Uefa ha negato al club rossonero il settlement agreement, dopo aver già bocciato diversi mesi fa il voluntary.

Andrà quindi a giudizio il Diavolo. E il rischio maggiore è quello di essere escluso dalle coppe.

Se la cosa dovesse verificarsi, i rossoneri sarebbero costretti a rinunciare all'Europa League, mentre dalla porta principale entrerebbe l'Atalanta e - a cascata - al preliminare accederebbe la Fiorentina, al momento esclusa.

Uno sconvolgimento importante. Una sanzione enorme, che vanificherebbe gli sforzi fatti sul campo – in stagione – da Gennaro Gattuso e i suoi uomini.

Il Milan ha appreso la decisione della Uefa nel tardo pomeriggio, dopo mesi e mesi di attesa da parte dell'ente federale di ricevere buone notizie sul rifinanziamento del club, sulla situazione societaria, sui ricavi futuri.

La decisione è stata quindi ritardata fin quando era possibile aspettare.

E quel tempo, evidentemente, è finito. Scaduto.

Il rinvio ha delle motivazioni identiche a quelle del "no" al voluntary afreement. E sono: le incertezze sul rifinanziamento e su quando verrà concluso; le incertezze su mister Li, visti i guai (giudiziari e d'immagine) del maggior azionista rossonero; le incertezze sui ricavi futuri, soprattutto quelli cinesi.

Stop al mercato, multe, limitazioni alla rosa, sono solo alcune delle sanzioni che molto probabilmente verranno comminate al Diavolo. La data, al momento, non è ancora certa ma si vocifera che la sentenza possa essere emessa già il mese prossimo.

(Unioneonline/DC)

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