Totti si affida alle pagine della Gazzetta dello Sport e scrive una lettera all'amico rivale Gianluigi Buffon. Due leggende degli ultimi 20 anni del calcio italiano, rivali in campionato ma compagni in Nazionale, dove insieme hanno portato l'Italia sul tetto del mondo.

L'ex capitano della Roma rivive quel che ha vissuto appena un anno fa, quel 28 maggio in cui ha salutato in lacrime i tifosi dando l'addio al calcio.

Quello del portierone non è detto sia un addio al calcio, ma sicuramente è un addio alla Juve, dopo 18 anni con tante vittorie e un unico cruccio; la Champions mancata.

"Per me è stato difficile, a tratti straziante", scrive il dieci giallorosso al numero uno bianconero. "E ora che hai annunciato il tuo alla Juventus, caro Gigi, mi sento scaraventato di nuovo nelle sensazioni di dodici mesi fa. Non so dirti cosa proverai domani, e neanche cosa ti frullerà in testa nelle ore successive. Ma sono certo che in questi giorni ti capiterà di riavvolgere il nastro della tua carriera, ed è bello pensare che nei nostri rispettivi film abbiamo avuto entrambi una parte".

Continua il neo dirigente della Roma: "Ci siamo incrociati da piccoli, siamo diventati a poco a poco capitani e uomini. Abbiamo difeso la stessa maglia, quella azzurra. E lottato rispettivamente per l'altra pelle: quella giallorossa io, quella bianconera tu".

Vede le "notti mondiali" Totti, ripercorrendo il film, vede "la Coppa verso il cielo di Berlino, i nostri abbracci". E li mescola a "un cucchiaio e un paio di bordate che ti ho rifilato, e a qualche parata che ti potevi risparmiare". Poi ringrazia, "per l'avversario e il compagno che sei stato".

E se Gigi avesse bisogno di qualche consiglio, basta uno squillo: "Per te ci sarò sempre".

(Unioneonline/L)

L'ADDIO DI BUFFON:

E IL SALUTO DELLA JUVE AL SUO PORTIERONE:

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