Napoli in festa per il trionfo sulla Juve, Sarri: "È la vittoria di un popolo"
Napoli non ha dormito questa notte, dopo la vittoria degli uomini di Maurizio Sarri all'Allianza Stadium di Torino che ha di fatto riaperto il campionato a 4 giornate dal termine.
Scene di delirio fino all'alba nella città partenopea: fuochi d'artificio, caroselli e bagni nelle fontane pubbliche per tutta la notte.
In migliaia hanno atteso all'aeroporto di Capodichino l'arrivo dell'aereo dei calciatori del Napoli, atterrato intorno alle 2.30: l'eroe dell'Allianz Stadium Koulibaly, assieme a Maurizio Sarri, i più acclamati.
E proprio al tecnico degli Azzurri tocca frenare gli entusiasmi e riaccendere la concentrazione in vista delle ultime quattro gare di campionato, perché la rimonta ora è da completare.
SARRI - "Non è stata la partita perfetta - ha dichiarato a caldo Sarri - perché se avessimo alzato i ritmi nel secondo tempo saremmo potuti venirne a capo prima, ma è stata un'ottima partita: alla Juventus non abbiamo concesso niente e la vittoria è arrivata come logica conseguenza di questo atteggiamento".
"Per ora mi sono divertito - ha aggiunto il mister, parlando di vittoria del popolo - abbiamo reso felice una tifoseria straordinaria come la nosta, ma la Juve è ancora avanti e dobbiamo già pensare alla prossima partita. Dobbiamo rimanere lucidi perché al momento questa vittoria rimane fine a sé stessa".
E quando gli hanno chiesto se il Napoli abbia "preso il palazzo", Sarri ha lanciato una polpetta avvelenata che riscalderà quest'ultimo mese di campionato: "Vincono da sei anni lo scudetto, quindi rappresentano il potere tecnico. Secondo me hanno anche qualche altro potere, ma è una mia opinione personale".
Sul dito medio rivolto ai tifosi bianconeri: "Ho risposto a un gruppo di persone che ci stavano sputando e insultando in quanto napoletani, ma non c'entrano niente i tifosi juventini, non c'entra niente il tifo".
ALLEGRI - Decisamente scuro in volto Max Allegri: "È stata una partita bruttissima da parte di entrambe le squadre, con praticamente zero tiri in porta: noi abbiamo avuto delle difficoltà, ma ciò nonostante potevamo e dovevamo portarla fino in fondo sul pari. Purtroppo sul calcio d'angolo non abbiamo marcato e abbiamo preso gol con un regalo all'ultimo minuto".
Ora bisogna "togliersi di dosso un po' di negatività", spiega il tecnico bianconero che già pensa alle prossime partite: "Per noi la partita di sabato contro l'Inter è davvero quella decisiva: siamo ancora in testa, abbiamo due partite in casa e due fuori, ma quella decisiva sarà quella di Milano. Dobbiamo ripulirci da questa sconfitta e rimetterci al lavoro, possiamo ancora vincere il campionato".
E su Dybala, sostituito dopo 45 minuti di gioco: "Avevo bisogno di un po' più di copertura sugli esterni".
IL CALENDARIO - E ora l'ultimo mese di campionato si fa incandescente, e il calendario sorride ai partenopei. La Juventus ha due trasferte durissime, sul campo di Inter e Roma entrambe in piena lotta Champions League. Nelle due sfide all'Allianz Stadium ospita Bologna e Verona.
Il Napoli affronta invece due squadre decisamente antijuventine: comincia a Firenze contro una Viola a caccia del sesto posto per l'Europa League, poi ospita il Torino che ormai ha poco da chiedere a questo campionato. Quindi va sul campo della Samp per chiudere al San Paolo contro il Crotone.
(Unioneonline/L)
LA FESTA A NAPOLI:
LA CONFERENZA STAMPA DI SARRI:
E ALLEGRI SULLA DIFENSIVA: