Sport e valori, a cominciare dal fair play, dove tutti possono aspirare a diventare dei campioni. "Mi raccomando, fai tutto bene" sollecitava la nonna di Marta Pagnini, due volte campionessa del mondo e bronzo all'Olimpiade di Londra nella ginnastica ritmica.

L'attuale capitano della nazionale, insieme all'azzurro di rugby Tommaso Boni, è stata testimonial questa mattina al Convitto Nazionale Canopoleno di Sassari per la presentazione di "Scuole aperte allo sport". Il progetto dedicato alle scuole Medie italiane è promosso dal Coni, dal ministero dell'istruzione (Miur) e dalle federazioni.

Oltre agli sport di atletica leggera e ginnastica, i ragazzi possono scegliere una terza disciplina tra pugilato, taekwondo, baseball/softball, calcio a 5, hockey su prato, pallacanestro, pallamano, rugby senza contatto, golf, badminton e danza sportiva.

Viene offerto agli studenti un pacchetto gratuito di attività: una settimana per ognuna delle tre discipline, dove un tecnico federale in orario scolatisco affianca l'insegnante di educazione fisica; corsi gratuti pomeridiani; un kit di attrezzature sportive; un percorso contro il bullismo e il cyberbullismo; festa finale con giochi e prove dimostrative.

Il rugbista Tommaso Boni ha posto l'accento sul valore della sconfitta: "Aiuta nello sport come nella vita ad accettare i propri limiti e ci sprona a migliorarci per fare di più".
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