I risvolti positivi della vittoria a Pistoia per 80-69 sono tanti.

La prima partita vinta sotto la gestione di Zare Markovski ha confermato la volontà di dare sostanza alla difesa, come già intuito nella sconfitta casalinga contro Brescia in una gara giocata sino alla fine.

Dai 28 punti presi nel primo quarto ai 41 presi nei restanti 30 minuti.

I progressi ci sono anche a rimbalzo, dove negli ultimi due mesi il Banco di Sardegna stava perdendo sempre il confronto con le avversarie.

Già contro Brescia il saldo era stato positivo e così è avvenuto anche a Pistoia (+2), nonostante l'avvio disastroso.

L'exploit di Hatcher, il ritorno ai suoi standard di Bamforth e - in parte- di Jones sono altri segnali incoraggianti.

La situazione resta però rischiosa. A oggi la Dinamo è ottava perché nella classifica a pari merito con Varese e Cantù, perché Varese fa pesare il 2-0 sui brianzoli.

A quattro giornate dal termine è difficile fare i calcoli.

Sassari non ha alcun 2-0 da sfruttare nella classifica avulsa, ma a parità di vittorie ha differenza punti favorevole con Varese (+17), Cantù (+8), Cremona (+1) e Torino (+7) mentre solo con Bologna è negativa (-9).

Il calendario resta ostico: domenica c'è al PalaSerradimigni la vice capolista Venezia, poi la doppia trasferta di Avellino e Trento, quindi la chiusura casalinga contro Pesaro, che a quel punto potrebbe essere già salva o spacciata.

Due vittorie potrebbero non bastare, dato che Cantù (calendario abbordabile) e Varese (tre spareggi playoff) possono vincere tre partite.

Guardare troppo avanti ha poco senso. Bisogna concentrarsi solo sulla prossima gara. Ricordando magari il match d'andata (82-80 dopo un supplementare) che fu vissuto dai biancoblù come un vero e proprio scippo.
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