Un'altra sfida alle 12, non un aperitivo ma una partita determinante nella rincorsa ai playoff.

La sconfitta di Torino contro Bologna, il derby Cantù-Milano e la gara tra Cremona e Trento rappresentano sulla carta l'occasione giusta per rientrare in zona playoff.

Il Banco di Sardegna sa che sarà un'autentica battaglia a Pistoia, campo dove ha vinto due volte su quattro ma sempre in volata: 69-68 l'anno scorso e 84-81 nella stagione del triplete.

Anche il match d'andata al PalaSerradimigni è stato equilibrato: 88-81 per i biancoblù che avevano lo slancio di cinque vittorie di fila tra campionato e Champions. Quella Dinamo allenata da Pasquini aveva più certezze (Bamforth 24 punti, Pierre 16 punti e 10 rimbalzi, Jones 13 punti e 6 rimbalzi) mentre quella ereditata dal coach Markovski cerca faticosamente di ricostruirsi equilibri e identità, attorno ai concetti di difesa, rimbalzi e contropiede, come ribadito nel ritiro di Olbia.

Perché alla Dinamo non basta più avere il secondo del campionato per punti (86) e percentuali al tiro, se non riesce a prevalere a rimbalzo e soprattutto a impedire che le avversarie vadano oltre gli abituali standard offensivi.

Gli uomini da tenere d'occhio nel Pistoia di Moretti sono il play Moore (12 punti e 6 assist), l'esterno McGee (14.4 punti col 40% da tre) e il lungo Ivanov che fornisce qq punti e quasi 6 rimbalzi. Tra gli italiani i migliori sono l'alapivot Gaspardo e la guardia Mian che vanno spesso in doppia cifra.

Nella Dinamo, salvo miracoli, assente l'infortunato Pierre.
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