Si è infortunato il 12 febbraio, durante Sassuolo-Cagliari, e da quel momento Luca Cigarini non è più potuto essere a disposizione di Lopez. Una perdita grave nell'economia di gioco rossoblù che ha costretto l'allenatore uruguaiano a cercare delle soluzioni alternative per sopperire alla sua mancanza in mezzo al campo.

Ionita ha fatto il suo, come al solito, ma la corsa e la grinta del moldavo non sempre sono bastate per far quadrare i conti, ed è il motivo principale per cui, in alcune occasioni, il gioco non è stato dei migliori.

Come contro il Napoli, quando fini 5-0 per gli uomini di Sarri, o contro il Benevento dove la pratica è stata archiviata nel finale e non certo per la qualità espressa.

Il Cagliari ha bisogno del suo regista, di invenzioni improvvise, di calci piazzati che possano sbloccare le partite in qualsiasi momento, anche quando le cose non vanno per il verso giusto.

Ne ha bisogno Pavoletti per ricevere palloni più invitanti, così come Barella a cui non si può chiedere di fare l'incontrista e allo stesso tempo di rimanere lucido in fase offensiva.

Cigarini dovrebbe tornare dopo la sosta, quando avrà quasi sicuramente smaltito i postumi legati alla frattura del piede destro. Per dare una mano a Lopez e sprinttare nel rush finale che vedrà i sardi impegnati subito contro Torino e Genoa (nel recupero della 27esima giornata).

Una doppietta da non sbagliare se non si vuole finire nuovamente nelle zone calde della classifica con Chievo, Spal, Crotone, Hellas Verona e Benevento. Il Cagliari non se lo può permettere.

(Unioneonline/M.)
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