E adesso è rimasto soltanto un obiettivo: i playoff scudetto. Entrare tra le prime otto è necessario anche per ambire a EuroCup e Champions, dato che i sei-sette posti a disposizione (Milano ha licenza pluriennale di Eurolega) saranno assegnati in base al piazzamento dopo gli spareggi per il titolo.

Chi resta fuori può solo fare richiesta per una wild card.

Il Banco di Sardegna è attualmente sesto grazie agli scontri diretti positivi, ma è in un quartetto agguerrito e dietro sta risalendo Reggio Emilia, che ha centrato le semifinali di EuroCup.

Preoccupa che dopo sei mesi questa squadra non offra ancora certezze sul rendimento, sulla difesa e sulla tenuta mentale.

E qui il discorso coinvolge anche il coach Federico Pasquini. In attesa di una riflessione della società, appare evidente che il gruppo vada comunque ritoccato.

La Dinamo ha a disposizione ancora tre tesseramenti e due visti per stranieri. L'ideale sarebbe prendere un'alapivot alla Savanovic capace di dare garanzie anche nel gioco spalle a canestro. Nel contempo va sfoltito il reparto piccoli, anche perché l'abbondanza con il solo campionato da giocare diventa un problema.

Inutile fare giri di parole: l'indiziato per andare via è il trentatreenne Hatcher, giocatore che, se come realizzatore ha fornito ogni tanto una buona prova, ha però deluso spesso nella conduzione del gioco e nella gestione dei palloni importanti.

Molto meglio puntare sul cuore di Stipcevic e sulla gioventù di Spissu, il migliore nel dare ritmo all'attacco e soprattutto l'unico che può crescere vista l'età. Oltretutto liberando minutaggio si possono avere più spazi in guardia per Bostic e quindi utilizzare Pierre molto da ala piccola, con il nuovo acquisto a fare da cambio a Polonara in posto "4" e Tavernari utilizzato come specialista nel tiro da tre punti.

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