"Sono stato costretto a giocare per perdere, altrimenti sarei morto". La rivelazione choc arriva da Douglas Costa, centrocampista della Juventus.

Che, in un'intervista alla web tv brasiliana Philado, ha rivelato i gravi condizionamenti subìti quando giocava in patria, nel Gremio, e in particolare quanto accaduto nel 2009 alla vigilia di un'importante partita contro il Flamengo, decisiva per il titolo.

Battendo il Flamengo, infatti, il Gremio avrebbe di fatto consegnato il titolo ai rivali storici dell'Internacional di Porto Alegre, innescando l'ira dei tifosi.

Ricorda l'esterno brasiliano: "I dirigenti prima della partita ci dissero che potevamo fare ciò che volevamo e che la responsabilità era nostra. E poi che, se avessimo vinto, al ritorno a Porto Alegre la gente avrebbe invaso la pista in aeroporto e i tifosi del Gremio ci avrebbero ucciso".

Un episodio choccante.

Anche per questo il centrocampista ha deciso di lasciare il Brasile, tornando a giocare in patria solo per vestire la maglia della Nazionale.

(Unioneonline/l.f.)
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