Non lo piange solo il calcio argentino e quello di serie A, ma pure la Sardegna. Ha infatti allenato la Torres nei primi anni '90 Antonio Valentin Angelillo, che si è spento in ospedale a Siena all'età di 80 anni.

Insieme a Omar Sivori e Humberto Maschio faceva parte del trio soprannominato "gli angeli dalla faccia sporca" che nel 1957 in Perù aveva portato in trionfo l'Argentina nel Campionato Sudamericano vincendo tutte le partite.

Centrocampista offensivo poi diventato attaccante, Angelillo ha lasciato il segno anche nel campionato italiano con la maglia dell'Inter: i 33 gol realizzati nella stagione 1958/59 sono record per la serie A a 18 squadre. Poi passò alla Roma (vinse la Coppa Italia nel 1964) e indossò anche la maglia del Milan in due stagioni non consecutive (scudetto nel 1968).

Ottenne anche la cittadinanza italiana ma giocò appena due partite con la nazionale azzurra. Alla fine degli anni 60 giocava nell'Angelana e divenne anche allenatore.

La sua carriera si concluse proprio a Sassari. Approdò alla Torres in C1 nella stagione 1990/91 (allenava il Marocco) chiamato dal neo presidente Agostinangelo Marras per sostituire Bebo Leonardi e raddrizzare il campionato. Nonostante i miglioramenti la formazione rossoblù non riuscì ad evitare la retrocessione che fu doppia per colpa della situazione finanziaria. Angelillo rimase anche in serie D (si chiamava Interregionale) ma nel corso dell'anno fu sostituito da un grande ex rossoblù, Vanni Sanna, al quale dopo la morte sarebbe stato intitolato lo stadio Acquedotto di Sassari.

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