Per la prima volta in Sardegna si svolgerà un campionato di Bubble Football.

L'evento, organizzato dalla JParty, si terrà tra maggio e giugno in sei paesi del sud dell'isola (Vallermosa, Siliqua, Uta, Villaspeciosa, Decimomannu e Assemini) e vedrà la partecipazione di 30 squadre e 300 giocatori.

Il Bubble Football, chiamato anche Bubble Soccer, è nato in Norvegia nel 2011 dall'idea dei conduttori e comici Henrik Johan ed Elvestad Golden e consiste nel giocare a calcio dentro una grande bolla realizzata in poliuretano termoplastico o pvc.

"Il Bubble Football - spiega Gianmarco Crobu, titolare della JParty - ha poche regole e due obiettivi: il primo, più importante, è quello di divertirsi e socializzare, e poi di fare goal. Esistono delle regole adattabili e personalizzabili in base alle esigenze di chi gioca, così come varia il numero dei giocatori a seconda delle dimensioni del campo, generalmente da calcio a 5. La contesa iniziale del pallone ha la stessa formula della pallanuoto: la palla viene posizionata al centro del campo, le squadre si trovano allineate nelle proprie aree e al fischio d'inizio si inizia a correre in direzione del pallone dando origine al primo grande mix di scontri".

La possibilità di scontrarsi "corpo a corpo" e di commettere quindi fallo è inesistente, anzi è una prerogativa del gioco per il possesso palla, come sottolinea Crobu: "Gli scontri sono d'obbligo, ma la sfera è progettata per proteggere il giocatore dalla testa fino al bacino compreso attutendo quindi i contatti. L'unica raccomandazione è quella di tenersi ben saldi alle apposite maniglie. Sono vietati i colpi volontari da dietro, gli scontri violenti e quelli lontano dall'azione di gioco".
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