Cagliari-Samp, storie di ex.

Marco Giampaolo e Daniele Dessena, in primis.

Ma soprattutto Luca Cigarini con la maglia rossoblù, dopo una stagione da turista o quasi a Genova, e Nicola Murru in blucerchiato, ma con la sua Sardegna nel cuore.

UNA VITA IN ROSSOBLÙ - Nato a Selargius, cresciuto nel e col Cagliari.

Dopo Agostini, era Murru l'erede designato per diventare signore e padrone della fascia sinistra.

Esordio in A ancora giovanissimo, a Verona contro il Chievo, il giorno dopo il compimento del suo diciassettesimo compleanno.

Murru è diventato titolare proprio con Lopez in panchina: 13 presenze nel 2012-2013, 21 l'anno dopo.

Poi, qualche infortunio e diverse incertezze, spesso e volentieri bersaglio della critica.

Ha seguito il Cagliari in B, giocandosi il posto con il coetaneo e concorrente in Under 21 Antonio Barreca.

E ancora lo scorso anno, quando ha toccato le 100 presenze in rossoblù, tra campionato e coppa.

La scorsa estate è arrivato il momento dei saluti. Murru ha lasciato il Cagliari con 98 partite tra A e B e 9 di Coppa Italia.

Il passaggio alla Samp in cambio di 8 milioni e il cartellino di Cigarini.

Poi l'arrivo agli ordini di Giampaolo, le difficoltà iniziali e il sorpasso a sinistra dell'ex Napoli Strinic.

Murru, però, si gioca le sue carte: fin qui 7 presenze, di cui 5 da titolare, e altre 2 in coppa. Sabato, se il croato dovesse dare forfait, ci sarebbe ancora lui.

Per la sua prima volta da avversario del suo Cagliari.

UN AMORE MAI NATO - Emozioni diverse quelle che invece proverà Cigarini ritrovando i colori blucerchiati.

Un flirt estivo, mai diventato amore.

Il regista del Cagliari, a Genova, ha vissuto una stagione da incubo.

Dopo una carriera da giramondo: dalle giovanili del Parma all'Atalanta, il club che più ha creduto in lui. Sette stagioni a Bergamo, in mezzo le esperienze non indimenticabili con Napoli e Siviglia.

Poi la Samp: doveva essere il padrone del centrocampo, si è ritrovato a guardare la crescita e l'esplosione di Lucas Torreira, uruguaiano tascabile che si è conquistato un posto fisso.

Cigarini, classe '86, ha raccolto le briciole.

Appena 4 presenze in campionato (una proprio al Sant'Elia contro il Cagliari), altre 3 in coppa. Abbastanza per dirsi addio senza rimpianti.

Ed eccolo Cigarini a Cagliari, un matrimonio sfiorato altre due volte e finalmente portato all'altare. Il posto nel cuore del centrocampo è suo.

Ceduto in prestito Colombatto, con la certezza di non rivivere un Torreira-bis, il centrocampista emiliano è un titolare inamovibile.

Sempre presente, con l'eccezione della gara contro la Lazio, la prima di Lopez in panchina, novanta minuti in panchina.

Per il resto, 14 presenze, una sola volta partendo dalle riserve, nella disastrosa sfida con il Chievo. Per lui anche una presenza in coppa, contro il Palermo.

Sabato rivedrà la Samp e proverà a togliersi sul campo qualche sassolino. Per dimostrare che sotto la Lanterna ci poteva essere un posto anche per lui.

IL COMMENTO NEL VIDEO DI VITTORIO SANNA:

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