Gigi Di Biagio se lo tiene ben stretto, ma sa bene che Nicolò Barella, in Under 21, potrebbe essere solo di passaggio.

Perché nella nuova Nazionale che dovrà ripartire dopo il fallimento mondiale, chiunque sia il commissario tecnico che sostituirà Gian Piero Ventura, ci sarà un posto proprio per il giovane centrocampista rossoblù.

La maglia azzurra, quella dei grandi, è lo sbocco naturale per un giocatore che le selezioni nazionali le ha passate tutte.

Dopo il battesimo nella Scuola calcio "Gigi Riva" e l'approdo nelle giovanili del Cagliari, Barella è subito entrato nel grande giro.

La prima volta il 21 febbraio del 2012, il regalo di compleanno ritardato di due settimane, per l'esordio nell'Under 15 di Antonio Rocca.

Da lì in poi quasi una marcia trionfale: nello stesso anno, Zoratto lo fa esordire nell'Under 16, nel 2013 con Tedino c'è la prima volta con l'Under 17.

LA SCALATA DECISIVA - Poi Vanoli lo chiama prima nell'Under 18 (esordio il 19 agosto del 2014) e poi nell'Under 19 (12 agosto 2015), con cui è protagonista agli Europei di categoria in Germania, chiusi al secondo posto.

Nel 2016 Barella è ormai una realtà, Evani lo prenota per l'Under 20, con cui fa il pieno di sfortuna ai Mondiali in Corea del Sud nel maggio scorso, con la frattura al polso contro il Sudafrica.

Poi l'esordio nell'Under 21 di Di Biagio (il 1° settembre di quest'anno contro la Spagna) e addirittura la chiamata di Ventura a Coverciano, per un assaggio di Nazionale vera.

"Il sogno di ogni ragazzino che inizia a giocare a calcio", come ha spiegato lo stesso Barella.

I SOGNI SON DESIDERI - Martedì ancora l'Under 21, l'amichevole di Frosinone contro i pari età della Russia.

Lui e Romagna dall'inizio alla fine in campo, in una gara vinta 3-2 all'ultimo assalto.

Di Biagio se lo coccola, ma sa che l'Italia che verrà non potrà lasciare a terra un '97 che ha già 43 presenze in Serie A, da due stagioni ormai titolare inamovibile e, quest'anno, capace anche di trovare la via del gol due volte.

Difficile trovarne altri che, alla sua età, abbiano un simile curriculum. Ma a tenerselo stretto è soprattutto il Cagliari.

Da Massimo Rastelli a Diego Lopez, la musica non cambia.

Quando si pensa alla formazione del Cagliari, Barella è una delle certezze assolute a centrocampo.

Mezzala, interno, centrale o trequartista, questo è secondario.

Lui va dappertutto, recupera palloni in quantità industriale, ricordando chi ha il copyright della "scivolata perfetta", Radja Nainggolan. E come Nainggolan, anche Barella sembra destinato a prendere il volo verso l'alto. "Ma io al mercato non penso", ha ripetuto, "sono nel Cagliari, la squadra della mia terra e della mia città, e penso solo alla nostra salvezza".

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