Italia flop, Ventura per ora resta. Malagò: "Fossi Tavecchio mi dimetterei"
"Chiedo scusa agli italiani, ma non mi dimetto": Gian Piero Ventura ha così spazzato via le indiscrezioni arrivate al termine della partita di ieri sera a San Siro che ha visto la Nazionale italiana perdere il treno per i Mondiali, mancando la qualificazione per la prima volta dopo 60 anni.
"Ho voluto salutare uno ad uno tutti i giocatori - ha spiegato - Quando non si ottiene il risultato è evidente che il responsabile è l'allenatore", aggiungendo poi: "Con la Federazione ci confronteremo e valuteremo il da farsi. Qualsiasi cosa verrà partorita verrà accettata".
"È un risultato pesantissimo dal punto di vista sportivo, ero convinto di farcela. C'era una volontà feroce, ma il calcio è fatto così. Ci sono dentro da tanti anni. Sono orgoglioso di aver fatto parte del gruppo azzurro e di aver lavorato con grandi campioni e con altri che gli auguro di diventarlo", le sue parole.
Ventura ha anche tentato di difendere il suo operato, smentendo ancora una volta le voci di dissapori e di fratture fra lui e lo spogliatoio, come dimostrato anche dallo screzio con De Rossi in panchina.
"Non è così, perché altrimenti non si fanno 90 minuti con quella partecipazione. L'unica colpa è aver fatto due partite senza aver fatto un gol e avendone subito solo uno", ha concluso il ct.
Ma a mettere in chiaro il fatto che il ct non resterà a lungo alla guida della Nazionale è stato il presidente del Coni Giovanni Malagò, che ha parlato di "scommessa persa": "Non credo il punto siano le dimissioni - ha detto - se è vero che il contratto sarebbe stato rinnovato solo con la qualificazione ai Mondiali, di cosa stiamo parlando? Presumo che duri solo qualche mese, per cui la sostanza cambia poco: di fatto Ventura non ha il rinnovo, che si dimetta oggi o tra venti giorni o un mese cambia poco".
"Il problema - ha continuato - non è solo lui", ed è passato al presidente della Figc Carlo Tavecchio. "L'ho sentito e mi ha detto che domani ci sarà questa riunione in Figc alle 16. Se fossi in lui mi dimetterei".
E lo stesso Ventura, incalzato dall'inviato della trasmissione televisiva 'Le Iene', ha promesso: "Mi dimetterò". Salvo poi smentire in un comunicato: "Mai detto", afferma, anche se il video sembra abbastanza chiaro.
(Redazione Online/s.s.-L)
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