È un'autentica lezione quella subita dal Banco di Sardegna sul campo della Vanoli: 96-81.

Le tre triple dell'ex più atteso, Travis Diener (aveva 0/13), danno coraggio ai padroni di casa (13-9) che giocano come piace a Meo Sacchetti: di corsa, con energia. E lo fanno così bene da togliere alla formazione di Federico Pasquini tutti i suoi punti di forza: attacco e rimbalzi.

E ingigantendone i difetti: lo scarso movimento senza palla nei momenti difficili e le tante palle perse (ben 17 a fronte di soli 3 recuperi).

Un passo indietro rispetto alle ultime gare che viene difficile spiegare con la sola assenza di Stipcevic e le condizioni ancora non ottimali di Randolph.

Polonara da tre, Planinic da sotto e Hatcher con le fiammate del secondo quarto riescono a recuperare il -9 firmato dall'altro ex, Drake Diener: 35-36 al 15'.

Ma Cremona domina dentro l'area, usa bene i tagli back door (Jones ci casca spesso) e dà continuamente piccoli strappi alla partita: 51-45 al 22' e 62-54 al 26' con la bomba del quarto ex Johnson-Odom.

Non basta Bamforth per evitare la disfatta dell'ultimo quarto con Milbourne che infila le triple dell'allungo decisivo.

Il divario arriva anche a +21 con la Dinamo senza energie e senza idee.

CREMONA: Johnson-Odom 14, Martin 20, Gazzotti 3, T. Diener 9, Ricci 3, Ruzzier 1, Portannese 8, Sims 14, D. Diener 3, Milbourne 21. All. Sacchetti.

SASSARI: Spissu 2, Gallizzi ne, Bamforth 15, Planinic 11, Devecchi, Randolph 6, Pierre 11, Jones 5, Hatcher 15, Polonara 16, Picarelli ne, Tavernari ne All. Pasquini.
© Riproduzione riservata