A sei anni dal tragico incidente costato la vita a Marco Simoncelli, il papà Paolo e la mamma Rossella sono tornati sulla pista di Sepang, in Malesia, per il penultimo Gran Premio stagionale.

Una commemorazione alla lapide di Sic, a quella maledetta curva 11, con piloti e addetti ai lavori. Gli abbracci dei campioni della Moto Gp, da Rossi a Pedrosa passando per Marquez. E una inaspettata sorpresa, la restituzione del guanto sinistro che Simoncelli indossava il giorno dell'incidente mortale.

Papà Paolo la racconta così: "Arriviamo in aeroporto previa telefonata, ci si avvicina timidamente una ragazza e ci racconta di come si è data da fare per comprare un guanto di Marco da un commissario di gara, un guanto usato da lui. Mi chiedo 'perché solo uno? Di solito li vendono in coppia'. Poi la ragazza tira fuori un guanto sinistro, aveva le mani grandi, lo riconosciamo subito. È proprio quello che mancava all'appello, il destro è già a casa. La abbraccio".

Deve aver passato mille peripezie in sei anni quel guanto sinistro: "Ci è stato restituito il guanto che Marco perse proprio quel giorno, nella sua ultima gara. E poi dicono che non è destino", commenta Paolo Simoncelli, che continua a occuparsi di moto in nome del figlio. Ha infatti creato una scuderia - la Sic58 Squadra Corse - che gareggia in Moto3.

(Redazione Online/L)
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