Le pagelle rossoblù: non tutto è da buttare via
Le pagelle di Lazio-Cagliari, terminata 3-0.
Crosta 5: non la partita ideale per un diciannovenne. Ingenuità colossale (come contro il Milan) su Immobile e partita in salita. Un episodio che dimostra di non sapersi buttare alle spalle. Poco da fare sugli altri gol. Romagna 5,5: alterna cose buone a ingenuità dovute alla giovane età. Non ancora all'altezza di una sfida così difficile ma in crescita.
Andreolli 5: spende un'ammonizione evitabile su Immobile, che gli fa girare la testa. Una serataccia.
Pisacane 5: macchia il suo primo tempo con la grave indecisione sul secondo gol e qualche dubbio lo fa venire anche sul terzo.
Dessena 5: pronti, via e si perde Luis Alberto che lo grazia. Contro Lulic si arrangia come può. Ma è in affanno e il cartellino giallo (fallo su Luis Alberto) è inevitabile.
Ionita 5,5: il suo recupero fisico è basilare per fargli riacquisire fiducia. Due opportunità per segnare nella ripresa.
Joao Pedro 5,5: è tornato al centro del gioco, gli manca un po' di precisione negli assist. Il problema è che quando arretra nella propria area di rigore non ne becca una.
Barella 6: non vacilla neppure in una situazione così difficile, ma a centrocampo l'organizzazione è ancora in gran parte da inventare. Qualche scelta affrettata.
Padoin 6: azzarda anche una conclusione, segno che l'approccio alla gara è diverso. Osa di più anche in avanti, con grande disponibilità. Esce stremato dopo 75'.
Sau 6: comincia carico ed è una spina nella difesa laziale, anche se mai troppo vicino alla porta. Esce dopo una gara generosa.
Farias 6: il gol sarebbe fondamentale, ma viene annullato dalla Var. Però rispetto alle ultime prove è un altro giocatore.
Pavoletti 6: subito in gol (ma era partito in offside), si butta con impegno su ogni pallone. Magari da evitare l'uso delle mani…
Faragò 6: prova ad aggiungere dinamismo sulla corsia destra, ma la gara a qual punto è già spenta.
Miangue sv: qualche cross, per buon augurio.
Lopez 5,5: la trasformazione è evidente nella prima mezz'ora di grande agonismo e determinazione. Ma tutta quella corsa va disciplinata e la fragilità difensiva curata al più presto. Non gli si poteva chiedere un miracolo. Mercoledì sarà molto più difficile.
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