Nuoro c'è, Sassari ancora no. Questa potrebbe essere la stringata sintesi della prima giornata di campionato delle tre squadre sarde inserite nel girone A dell'A2 femminile di pallamano.

Debutto da sogno per le barbaricine, che davanti propri tifosi hanno travolto 32-15 il Ferrarin di Milano e conquistato tre punti che permettono all'Hac Nuoro di occupare il primo posto in classifica.

Oltre alla vittoria e all'ottima prestazione dell'intero gruppo, la società nuorese ha potuto festeggiare anche il ritorno in campo della capitana Silvia Basolu.

A un anno dal terribile infortunio al ginocchio rimediato a Messina, seguito da un lungo periodo di riabilitazione, la numero venticinque ha preso di nuovo per mano le sue giovani compagne di squadra e le ha guidate alla vittoria.

"È solo la prima partita, ma è un'emozione essere in testa al girone. La scorsa stagione è stata durissima, tante sconfitte una dopo l'altra, il mio infortunio e la retrocessione, però queste difficoltà ci hanno permesso di crescere e migliorare", ha commentato Basolu.

"Vogliamo dare il massimo, il mister è soddisfatto del nostro lavoro e questa vittoria è per lui e per i nostri tifosi, che ci sono sempre vicini e ci hanno sostenuto anche nei momenti più difficili".

Amare, invece, le sconfitte in trasferta subite dalla due formazioni sassaresi.

A Gallarate, le Lions di Francesco Cuccu si sono arrese al Crenna, bravo a imporsi 30-21 nonostante la buona partenza del club turritano.

"Abbiamo giocato in casa di una delle favorite ma, nonostante il valore delle nostre avversarie, a condizionarci sono stati i troppi errori fatti", ha spiegato la capitana Zucchi Pastor.

"Molte di noi sono tornate in campo dopo anni e dunque devono ancora acquisire maggiore fiducia nei propri mezzi, però sono certa che ci faremo trovare pronte. Canova, Depalmas e Sandu hanno giocato una buona gara, io credo che Tilocca molto presto riuscirà a fare la differenza".

Il Sardegna, infine, è stato sconfitto 29-15 dal Cum Petere Valpellice, attrezzata formazione piemontese. Un avversario forte fisicamente e tecnicamente, incisivo in attacco e solido in difesa.

"Abbiamo affrontato una squadra esperta, ma questo non giustifica l'approccio sbagliato e l'atteggiamento troppo remissivo della mia squadra", ha ammesso Barbara Tetti, coach del Sardegna.

"Mancavano diverse giocatrici, tra cui la nuova arrivata, Domenica Satta, e in panchina oltre ai portieri avevo un solo cambio, però mi sarei aspettata qualcosa in più.
© Riproduzione riservata