La spinta di Barella e Joao Pedro, i gol di Farias e Pavoletti. Il presidente del Cagliari non ha usato giri di parole, giovedì durante l'inaugurazione del nuovo museo rossoblù presso la Sardegna Arena. Sono loro i quattro giocatori più rappresentativi in questo momento, addirittura "i migliori e indispensabili", e da loro quattro Tommaso Giulini si aspetta di più, molto di più, l'inversione di marcia, la spallata decisiva per battere domani il Genoa, uscire dalla crisi e riprendere così la marcia interrotta quel maledetto mercoledì sera contro il Sassuolo.

CACCIA AL GOL - Sau ha ripreso ad allenarsi con la squadra solo l'altro ieri dopo l'infortunio (elongazione alla coscia destra) rimediato al San Paolo, è a disposizione, ma con un'autonomia inevitabilmente ridotta, magari potrebbe tornare utile nel finale. Aumentano pertanto le responsabilità di Farias e Pavoletti, ancora a secco. Soprattutto al brasiliano le occasioni non sono mancate. Pur prezioso, anche l'ex Napoli non è stato abbastanza cinico sotto porta. "Si devono assolutamente sbloccare", l'input del patron che in estate ha puntato grosso su entrambi. Il contratto di Farias è stato ritoccato e rinnovato (sino al 2021) proprio alla vigilia del campionato, Pavoletti è stato l'acquisto più costoso della sua gestione (e ha un ingaggio da top player). Palla al centro, insomma, nella speranza che arrivi presto e spesso nell'area di rigore avversaria. Il Cagliari, infatti, non segna da 293 minuti, vale a dire dalla gara di Ferrara con la Spal. Un mese di astinenza! E anche nelle precedenti giornate il reparto offensivo non ha avuto certo un ruolo primario nel tabellino. Di Sau (contro il Crotone) l'unico gol realizzato sinora da un attaccante.

SERVE IL MIGLIOR JOAO - Curiosamente, il miglior finalizzatore del Cagliari quest'anno è Joao Pedro, un centrocampista, autore, tra l'altro, anche della rete col Palermo in Coppa Italia. Dalla gara col Sassuolo in poi, però, ha pian piano perso la brillantezza con la palla al piede e, allo stesso tempo, l'efficacia in fase difensiva. Per lui il "richiamo" pubblico di Giulini è paterno e costruttivo, ma mirato e schietto: "Nelle ultime tre partite non sono stati quelli di inizio campionato e quando non girano questi giocatori la squadra fa fatica". Il riferimento è a JP10, ma anche a Barella, fondamentali nel rombo di centrocampo, il primo come trequartista, il secondo come mezzala.

L'AZZURRO BARELLA - Il talento cagliaritano, tra l'altro, è reduce dalla prima esperienza con la nazionale maggiore. Non ha esordito, ma ha rifatto il pieno di autostima dopo le lacrime del San Paolo. È tornato nell'Isola martedì mattina e ha avuto quindi tutta la settimana a disposizione per riannodare il filo rossoblù e preparare al meglio la sfida col Genoa, dal punto di vista tattico e, soprattutto, mentale.

CRAGNO C'È - Con Joao e Barella ci saranno quasi certamente l'altra mezzala Ionita (che, invece, ha giocato due gare con la Moldavia) e il regista Cigarini. Decisamente meno scontata la difesa con almeno due ballottaggi mentre il nodo tra i pali è stato sciolto ieri in allenamento. Chi tra Andreolli e Ceppitelli affiancherà Pisacane nel mezzo? A sinistra non dovrebbe avere rivali Capuano mentre a destra Van der Wiel inizia a insidiare Padoin, se non dall'inizio, magari a gara in corso. Prima convocazione in rossoblù per il terzino olandese. La prima stagionale, invece, per Rafael, che ripartirà dalla panchina. Cragno ha, infatti, risolto il problema muscolare e domani ci sarà. Dal portiere fiorentino agli attaccanti, dunque, passando per i difensori e i centrocampisti: "Mi aspetto da tutti una prestazione esaltante per tornare alla vittoria". Domani Giulini vuole vedere un altro Cagliari. Il riscatto, però, passa soprattutto per quei quattro.

Fabiano Gaggini

GIGI RIVA VISITA IL MUSEO DEL CAGLIARI - IL SERVIZIO DEL TG DI VIDEOLINA:

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