Ottobre rosso. Subito lo scontro diretto alla Sardegna Arena contro il Genoa, seguirà la trasferta con la Lazio, quindi la sfida infrasettimanale con il Benevento, di mercoledì nell'Isola, e quella col Torino, la domenica successiva nella tana granata.

Alla ripresa del campionato dopo la sosta per la Nazionale, il calendario della Serie A mette il Cagliari a un bivio: quattro partite cruciali che segneranno il percorso e l'andatura. Non c'è più spazio per gli alibi o i rimpianti dopo tre sconfitte consecutive. Soprattutto in casa, conta solo la vittoria.

ATTACCANTI SOTTO LA LENTE - La squadra si ritroverà domani ad Assemini per intensificare la preparazione dopo due giorni di riposo.

Non è stata una settimana semplice dal punto di vista mentale, quella post San Paolo, e le tante assenze, tra infortuni e impegni con le varie nazionali, non hanno certo aiutato il gruppo a ricompattarsi e l'allenatore a ritrovare la fluidità e gli automatismi di inizio stagione. Avanti a testa bassa.

Giusto l'amichevole di Macomer con il Budoni ha ridato gas e restituito un minimo di autostima, soprattutto a quei giocatori che vivono di gol e di emozioni. Quindi Farias, autore di una tripletta. Ma anche Pavoletti, in rete al suo secondo tentativo.

IL VERO JOAO PEDRO - Tra l'altro, l'infortunio di Sau (le possibilità che recuperi sono al momento piuttosto scarse) li responsabilizza ulteriormente. La sfida col Grifone passa anche (o soprattutto?) per i loro gol. E per le giocate di Joao Pedro, la musa ispiratrice dell'attacco rossoblù, ma poco ispirato negli ultimi 270 minuti.

A segno contro Milan e Spal, prima ancora in Coppa Italia con il Palermo, è pertanto il miglior realizzatore rossoblù. Sempre lui ha innescato Sau nella gara con il Crotone con un assist in verticale che ha tagliato in due e mandato in tilt la difesa calabrese.

Dopo Ferrara il black out. Ma il brasiliano è pronto a riaccendere la luce, è carico, rabbioso, scalpita, ha fame di riscatto. E lo ha detto chiaramente venerdì al Forte Village, in occasione dei Premi Ussi Sardegna.

TORNA PISACANE - Joao è il punto di riferimento di Rastelli nel cuore del campo, così come lo è in difesa Pisacane, che rientra dopo aver scontato il turno di squalifica. Anche l'ex centrale dell'Avellino ha accusato un calo dopo un avvio di campionato esplosivo.

Tra l'altro, quella col Genoa non sarà una partita come tutte le altre per lui. Militava proprio nelle giovanili del club ligure quando lottava contro una malattia che sembrava incurabile.

"Se ripenso a quel periodo, mi viene in mente l'affetto e il sostegno del club. Anche per questo", ha detto il centrale campano due settimane fa a "Il Cagliari in diretta" su Radiolina, "il Genoa avrà sempre un posto speciale nel mio cuore".

Domenica, però, proverà in tutti i modi a batterlo e affondarlo. Al fianco di Andreolli, o di Ceppitelli?, o addirittura di Romagna? È uno dei dubbi che Rastelli si trascinerà sino alla vigilia del match con il Grifone.

IL PRINCIPE AZZURRO BARELLA Ci sarà sicuramente, invece, l'azzurro Barella, che giochi o meno oggi in Albania. Inevitabilmente galvanizzato dalla prima convocazione che conta, ha asciugato in Nazionale le lacrime versate al San Paolo dove, tra l'altro, era stato l'unico rossoblù a salvare la faccia.

Così giovane, già determinante, fondamentale. Ma per battere il Genoa, spazzare via i fantasmi e riprendere la corsa servirà una prova di forza da parte di tutti, proprio tutti.

Fabiano Gaggini
© Riproduzione riservata