Due anni e mezzo di inibizione e 50mila euro di ammenda. A tanto ammonta la richiesta fatta questo pomeriggio dalla Procura della Federazione calcistica italiana nei confronti del presidente della Juventus Andrea Agnelli, nel caso che riguarda i suoi presunti rapporti non consentiti dal regolamento con i capi ultrà e la vendita dei biglietti per lo Stadium di Torino.

Il procuratore della Figc Giuseppe Pecoraro ha anche chiesto di sanzionare i bianconeri con due gare a porte chiuse, una multa di 300mila euro alla società e la chiusura della curva Sud.

Oggi Agnelli è stato chiamato a presiedere al processo sportivo interrotto lo scorso 26 maggio.

Il numero uno bianconero, deferito dalla Procura della Figc per la presunta violazione degli articoli 1 bis (lealtà sportiva) e 12 (rapporti con i tifosi), è stato ascoltato dal tribunale federale nazionale presieduto da Cesare Mastrocola.

Con Agnelli, deferiti anche la società piemontese per responsabilità diretta, Francesco Calvo (all'epoca direttore commerciale del club torinese), Alessandro Nicola D'Angelo (security manager) e Stefano Merulla (responsabile del ticket office).

Secondo quanto filtra da fonti federali la sentenza potrebbe slittare alla prossima settimana.

(Redazione Online/m.c.)
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