C'è un iscritto in più alla 72ª edizione della Vuelta a España che scatta oggi da Nimes con una breve cronosquadre. È la paura, che serpeggia non soltanto nella città della Provenza che ieri ha ospitato la presentazione delle squadre, ma soprattutto nella Spagna ferita dall'attentato della rambla.

Fabio Aru questo clima lo conosce già: lo scorso anno era in Francia durante il funesto 14 luglio, quando l'attentato di Nizza (simile a quello di Barcellona), fece salire altissima la tensione al Tour de France. Quel giorno era in programma la crono della Caverne du Pont d'Arc: la speranza non è soltanto quella di non assistere più a episodi tanto drammatici ma, scendendo sul piano sportivo, di vedere domani il capitano dell'Astana più soddisfatto di quanto non fu quel giorno. "La Vuelta non si vincerà sull'Angliru, ma si deve vincere ogni giorno", ha ribadito ieri il Cavaliere dei 4 Mori. "Ogni giorno può essere decisivo, compresa la prima a cronometro".

SERENO - Aru, con la maglietta da riposo dell'Astana che in questo caso è rossa e non celeste, si mostra sereno e disponibile. Non sente la pressione o, come spesso gli accade, la domina: "Ci tenevo a essere qui per onorare questa gara che mi piace molto", dice ancora il campione d'Italia, vincitore dell'edizione 2015. "La vivrò giorno per giorno, cercando sensazioni sempre migliori". Non ha problemi a mettersi nell'elenco degli aspiranti al podio: "Sarà una gara molto aperta. Froome ha l'esperienza per fare bene in due grandi giri così vicini, gli altri siamo tutti sullo stesso piano". Ripete che "il percorso è molto duro con nove arrivi in salita" e ammette: "Non è facile restare concentrati dopo il Tour, ma la testa in questo sport è molto importante e io di testa sto bene. Ho mantenuto la concentrazione e la tranquillità per arrivare al meglio a questo appuntamento, ma vista la stagione che ho avuto non posso dire come reagirà il mio fisico a un altro carico di lavoro tanto grande. Non ho niente da perdere e tutto da guadagnare".

L'ORDINE DI PARTENZA - La Vuelta scatta alle 17.30, quando la Manzana-Postobon (una delle squadra non World Tour invitate) si lancerà dalla pedana di partenza. Tra una squadra e l'altra ci sono 4 minuti, cosa che di fatte impedirà ricongiungimenti e problemi. Seguiranno Lotto-Soudal, Dimension Data, Cannondale-Drapac. Alle 17.54 la Bora-Hansgrohe, alle 18.02 la Uae Emirates. Dopo il team Katusha-Alpecin toccherà a fabio Aru e ai suoi compagni dell'Astana (ore 18.18), seguiti dalla Quick-Step Floors e dalla Bahrain-Merida di Vincenzo Nibali. Poi le favoerite: Lotto NL-Jumbo, Bmc, Ag2r La Mondiale, ma soprattutto Orica-Scott, Movistar, Sky (18.50) e (18.54) la Trek-Segafredo del numero 1 ad honorem, Alberto Contador, all'ultima cronosquadre della sua carriera.

Carlo Alberto Melis

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