Una terza settimana "dura, con molti attacchi e grande spettacolo".

Questo si attende Fabio Aru dal finale del Tour de France. Il ciclista villacidrese è secondo nella classifica generale, ad appena 18 secondi da quella maglia gialla ora indossata da Chris Froome.

La classifica è cortissima: terzo è il francese Romain Bardet, a 23 secondi da Froome, quarto il colombiano Rigoberto Uran, a soli 29 secondi dalla maglia gialla.

"Le prime due settimane - ammette Aru - non sono state facili. Ci sono state molte cadute, tappe difficili, stress: abbiamo già visto Bardet e il suo team tentare di spezzare il gruppo, quindi è sicuro che nelle due tappe di montagna tenteranno di fare qualcosa".

"Siamo tutti sullo stesso piano", continua il ciclista sardo, parlando dei primi 4 in classifica, quelli che nel corso dell'ultima settimana si contenderanno la maglia gialla.

"Siamo molto vicini, il bello di questo Tour è che sarà incerto fino alla fine", ricorda il capitano dell'Astana.

"Rischiare di perdere il podio per provare a vincere il Tour? Io ci proverò, se le gambe me lo permetteranno. La lotta è così serrata che nessuno di noi è sicuro della vittoria o del podio", continua il villacidrese, che tuttavia continua a considerare Chris Froome leggermente favorito.

"Ha già vinto tre Tour e ha l'esperienza per vincere anche questo: è forte a cronometro e parte da una posizione di vantaggio, avendo anche una squadra molto forte", spiega.

Una serratissima corsa a 4 dunque per l'ambita maglia gialla. Le prime risposte, spiega Aru, potrebbero arrivare mercoledì e giovedì: "Bisogna vedere l'arrivo in salita di giovedì e la tappa sul Galibier di mercoledì, dove toccheremo vette che non abbiamo ancora raggiunto in questo Tour".

(Redazione Online/L)

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