A tu per tu con Lulù Oliveira, il nuovo allenatore del Muravera che sogna il ripescaggio in Serie D.

La nuova cordata di imprenditori che fa capo ad Antonello Carta e al presidente uscente Giampaolo Aresu lo ha già scelto per la panchina. Manca solo la firma ma con Oliveira è solo una formalità.

Oliveira, si può dire che è il nuovo allenatore del Muravera?

"Non ho ancora firmato ma ci sono tutti i presupposti. Ho incontrato più volte Carta e l'attuale presidente Giampaolo Aresu. Conosco come lavora Antonello, inoltre è un mio carissimo amico di vecchia data. Un intenditore di calcio. Era il presidente della società quando indossavo la maglia gialloblù. È poi venuto diverse volte a Malta, quando allenavo il Floriana, per seguire gli allenamenti. Ho dato la mia disponibilità per far ritorno sulla panchina del Muravera".

Dopo un anno senza panchina, sarà sicuramente motivato?

"Ho fame di calcio quanto Carta. Darò il massimo per la squadra del mio paese".

La speranza è quella che venga accolto il ripescaggio in Serie D?

"Ci contiamo tantissimo tutti. Questo è il primo obiettivo. Il calcio a Muravera è davvero importante".

L'organico della scorsa stagione sarà confermato?

"Sicuramente si. L'intelaiatura rimarrà quella per quanto possibile. Poi faremo degli acquisti mirati. Sentirò alcuni dirigenti del Cagliari Calcio per intensificare i rapporti con l'obiettivo di avere qualche giovane giocatore. Abbiamo dei canali interessanti anche in Belgio".

Ha sentito i tecnici della stagione appena conclusa?

"Ho chiesto a Luca Concas, muraverese doc, di darmi una mano. Mi piacerebbe continuassero l'avventura anche il preparatore dei portieri Alessandro Franco, il segretario Franco Palleschi e il massaggiatore Marco Nibbio".

A Muravera ci vive da anni. Come si trova?

"Ormai sono uno del Sarrabus. Conosco tutti. Ho tantissimi amici. Mi trovo benissimo. Lo scorso anno ho allenato a Malta. Finita la partita, mi sono sempre occupato di sapere il risultato del Muravera".
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