Dopo il Torino, ecco il Chievo, ancora al Sant'Elia.

Il Cagliari prova a espugnare il suo stadio e Rastelli, alla vigilia, conferma il forfait di Ceppitelli e il recupero di Barella. Dall'altra parte, un Chievo rimaneggiato e reduce da tre ko di fila.

Ma il tecnico non si fida: "È un avversario tosto, difficile, rognoso", spiega Rastelli. "È cresciuto nel palleggio e deve essere preso con le molle".

Ma il Cagliari non vuole fare altri passi falsi: "Vogliamo riprenderci dopo la sconfitta di domenica.

E per noi è una partita importante. Dobbiamo riscattarci e abbiamo le motivazioni per fare bene, perché siamo tutti sotto esame. Basta una sconfitta per crocifiggerci, non possiamo abbassare la guardia e il futuro è oggi".

Riserbo solito sulla formazione ("i ragazzi sanno cosa devono fare nelle due fasi") e un avviso ai naviganti: "Dal punto di vista individuale mi aspetto prestazioni consone alle qualità della mia squadra".

Recuperato Borriello, il tecnico mantiene aperti i ballottaggi Salamon-Capuano per la sostituzione di Pisacane ("li ho provati tutti e due") e quello tra Farias e Sau per l'attacco: "Due giocatori diversi. Marco fa bene le due fasi, si sacrifica e non disdegna la conclusione. Ma è poco fortunato, avrebbe meritato 4-5 gol.

Diego ha più colpi in canna ma è meno continuo e gli infortuni lo hanno condizionato pesantemente". E a proposito di Sau: "Il gol che non arriva lo condiziona, è indubbio. Non vede l'ora di schiaffarla dentro".
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