Prima all'Avellino, poi al Cagliari, pure in Serie A dove non aveva mai giocato sino a cinque mesi fa. Rastelli lo porterebbe con sé in capo al mondo. E comunque vada, lui gioca, anche se non è il più forte, anche se il ruolo non è quello che più si addice alle sue caratteristiche. Il "raccomandato" ideale, perché Fabio Pisacane ha dimostrato sul campo di meritare la fiducia (incondizionata) dell'allenatore, per senso tattico, spirito di abnegazione, di sacrificio e di adattamento, per grinta e caparbietà.

Così, partita dopo partita, ha conquistato pure la stima dei compagni più blasonati. La sua semplicità, invece, ha subito toccato le corde giuste dei tifosi. Domenica a Marassi, però, il difensore napoletano è andato oltre, ha stregato anche i più scettici. Contro la Sampdoria ha disputato una partita di alto spessore, atletico, caratteriale, ma soprattutto tecnico, probabilmente la migliore da quando indossa la maglia rossoblù.
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