La migliore risposta a chi sino all'anno scorso additava Sassari come il simbolo delle squadre che puntano tutto sugli stranieri.

Con almeno un italiano in quintetto base il Banco di Sardegna ha vinto in campionato 6 partite su 7.

Con Devecchi e Sacchetti insieme nello starting five è addirittura 3/3: ha sconfitto Torino, Venezia e Caserta, acciuffando per la sesta volta di fila la Final 8 di Coppa Italia, unico club insieme a Milano.

Le altre vittorie con un giocatore italiano nei cinque di partenza sono contro Pesaro (Devecchi), Pistoia (Sacchetti) e Trento, mentre l'unica sconfitta è arrivata a Capo d'Orlando, ma attenzione a questo dato, con un italiano in campo la Dinamo stava vincendo sino al 35', poi quando è rientrato Sacchetti era a -6.

Solo una coincidenza? Forse no. Infatti coach Pasquini da un mese sta impiegando di più gli italiani: dal 20% al 25% a partita, che significa appunto avere sempre un italiano sul parquet e ogni tanto anche due. Evoluzione che ha premiato pure D'Ercole: dopo tanta panchina ha giocato 18' di media nelle ultime quattro gare. E in Champions è entrato nel quintetto base anche Monaldi: vittoria sull'Aek Atene per 80-78.
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