In un palasport cagliaritano strapieno il Club Italia Crai ha battuto per 3-1 il Metalleghe Montichiari. La squadra azzurra ha sofferto per un set (20-25), poi Alessia Orro, la diciottenne palleggiatrice di Narbolia, stella dell'anticipo della nona giornata di Serie A1 di volley, si è sciolta e la squadra di coach Cristiano Lucchi ha vinto i successivi set, conquistando il primo successo stagionale e lasciando le rivali sole all'ultimo posto della classifica.

Il pubblico (2300 persone dicono le cifre ufficiali) ha confermato che a Cagliari c'è fame di grande pallavolo e la città "merita un palazzetto più grande", ha detto il presidente del comitato sardo della Federvolley, Ammendola. I tifosi hanno voluto tributare un vero trionfo ad Alessia Orro che la grande pallavolo la frequenta da alcuni anni, a dispetto della sua giovanissima età e che alla fine della gara non si è risparmiata concedendosi a selfie e autografi.

Non era propriamente una sfida di cartello, vsta la classifica ma l'atmosfera per la prima volta della A1 femminile a Cagliari è stata da finale scudetto, anzi, "da partita di qualificazione europea della Nazionale", ha esclamato Lucchi.

Brava anche Jole Ruzzini, sassarese e libero della formazione bresciana che non ha certo demeritato.

Prima della partita, Alessia Orro ha ricevuto il Premio Ussi Sardegna 2016 per la partecipazione alle Olimpiadi.

Premio anche per la Ruzzini. In mattinata si sono tenuti il Gran Galà della pallavolo sarda e il torneo dimostrativo Spike Ball (con 500 atleti Under 11), che hanno suggellato una giornata di vera festa per il volley sardo, alla presenza del presidente federale Carlo Magri e dell'argento olimpico del bieach a Rio de Janeiro, Paolo Nicolai.
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