"È logico che se l'Italia dovesse raggiungere o superare, complessivamente come spedizione, il risultato di Londra, sarò il primo a compiacermene, sarei felicissimo, ma io, con un minimo di egoismo, penso alle mie di medaglie: mi sono preparato talmente tanto che mi auguro di tornare a casa con una medaglia al collo, anche perché, quasi sicuramente, questa sarà la mia ultima occasione di fare qualcosa a livello olimpico".

Alex Zanardi è pronto a partire per Rio de Janeiro, dove con la propria handbike proverà a bissare l'oro olimpico vinto a Londra 2012.

L'ex campione di Formula Uno, oggi atleta paralimpico, si sta allenando con la sua squadra, guidata dal ct Mario Valentini, in Abruzzo, sull'Altolpiano delle Rocche, provincia dell'Aquila e dice: "Quest'anno compirò cinquant'anni e mi batto contro atleti fortissimi che hanno la metà dei miei anni, ma darò il massimo per vincere ancora, vado ancora forte".

“Purtroppo ci sono certi sport che riscuotono successo e attenzione solo nell'arco di quei quindici giorni delle Olimpiadi. Manca l'interesse, manca un pubblico, è tutto probabilmente anche pilotato da un fenomeno mediatico troppo attaccato a sport prioritari. Probabilmente bisognerebbe fare una forma di educazione diversa, anche per i ragazzini nelle scuole, bisogna portarli ad abbracciare un'attività sportiva con più entusiasmo”, aggiunge.

Il 25 agosto il consiglio dei ministri ha approvato un decreto legislativo sulla disciplina del Cip, decreto che trasforma il Comitato Italiano Paralimpico in ente di diritto pubblico, un passaggio importante per dare più attenzione ad atleti e a chi ci lavora.

"Io nella vita ho avuto la fortuna di fare un percorso così particolare grazie al quale oggi ovunque vado la gente mi apre la porta, metaforicamente, sono sempre ben accolto, e ho sempre avuto un grande sostegno da parte del Comitato Paralimpico", spiega Zanardi.

"Ci sono molti colleghi che lavorano tanto, fanno tanti sacrifici e restano nell'ombra, forse prima che arrivassi io molte persone in Italia non avevano idea di cosa fosse il paraciclismo, io mi auguro che il Cip sia in grado di sfruttare questo mio passaggio", conclude Zanardi.
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