Una Roma irriconoscibile perde la testa e dice addio alla Champions league.

Il Porto passa all'Olimpico per tre a zero (dopo il pareggio dell'andata (1-1) grazie alla pessima prova dei giallorossi e grazie al fatto che giocano oltre 50 minuti con un uomo in più (fallo-killer di De Rossi al 39' su Maxi Pereira, rosso diretto) e 40 con due uomini in più (altro fallo da alta macelleria di Emerson su Corona al 50').

Porto in vantaggio all'8' con Felipe: calcio piazzato di Ottavio e testa dell'attaccante portoghese.

La Roma continua ad attaccare senza tuttavia mai rendersi pericolosa. Casillas è praticamente inoperoso.

All'inizio della ripresa Emerson interviene in netto ritardo su Corona, l'arbitro inflessibile estrae il secondo cartellino rosso diretto della gara.

La Roma non rinuncia ad attaccare e il Porto gioca di rimessa arrivando facilmente vicino alla porta difesa da Szczesny.

Il secondo gol arriva al 73' : ennesimo contropiede del Porto, Szczesny esce irresponsabilmente dall'area e Layun lo aggira senza difficoltà e insacca a porta vuota.

Due minuti dopo il terzo gol: Corona salta in corsa Manolas, entra in area e trafigge il disastroso portiere giallorosso sul "suo" palo con un tiro a mezza altezza.

E' la débâcle di una Roma che ora dovrà ridimensionare i suoi programmi a causa del mancato introito dei soldi della Champions.
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