Il Villaggio olimpico è stato aperto due giorni fa tra le polemiche generali: i lavori non sono finiti e la struttura, a pochi giorni dall’inizio delle Olimpiadi, non è ancora pronta per ospitare tutte le delegazioni.

Tra queste ha spiccato l'Australia, che si è inizialmente rifiutata di entrare a causa delle cattive condizioni degli alloggi: perdite di acqua tra cavi e fili elettrici, odore di gas, bagni bloccati e altri malfunzionamenti. Ora la situazione al blocco 23, quello che ospiterà gli australiani, è sensibilmente migliorata e la delegazione entrerà nel Villaggio olimpico domani.

"Sono stati fatti enormi progressi nelle ultime 24 ore", ha detto il capo delegazione del team australiano, Kitty Chiller.

"Gli operai stanno facendo un lavoro fantastico. Ora abbiamo tre piani completati e un'intera crew è al lavoro per preparare altri tre piani", ha spiegato la Chiller, che dopo le polemiche dei giorni scorsi ha voluto ringraziare il Comitato organizzatore, il Cio, il sindaco e la città di Rio per avere riconosciuto la gravità della situazione ed essersi messi all'opera per risolvere il problema.

Intanto, anche Carlo Mornati, Capo Missione dell’Italia ai Giochi di Rio, ha commentato le difficoltà logistiche in Brasile: "La situazione è abbastanza confusa. C'è abbastanza ansia di finire il Villaggio”.

Il Coni è intervenuto appaltando i lavori della palazzina destinata agli Azzurri. "Ci siamo ingegnati. Avevamo una società di servizi in loco e ci ha seguito per tre anni”, ha proseguito Mornati. “Presi dall'emergenza abbiamo chiesto se ci desse una mano. Anche se le palazzine magari sono finite ma tra i collaudi, la polvere e i calcinacci...insomma c'è da darsi da fare. Non abbiamo aspettato il comitato organizzatore e l'abbiamo fatto in prima persona".

Il capo della delegazione azzurra non è però sorpreso da questa situazione: "Gli addetti ai lavori se lo aspettavano, questi tre anni sono stati una rincorsa a finire i lavori, a finire in tempo gli impianti”.

Nessuna perplessità invece sulla questione sicurezza. "Siamo garantiti al 100% come grandi eventi. Io penso che oggi Rio sia uno dei posti più vigilati e più sicuri al mondo”, ha assicurato Mornati.
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