Nella classifica Atp, Fabio Fognini si conferma il primo dei tennisti azzurri e risale al numero 33 grazie al successo a Umago, che gli permette di guadagnare sei posizioni.

Alle sue spalle best ranking per Paolo Lorenzi, che di passi avanti ne fa sette grazie al suo primo titolo Atp in carriera, conquistato a Kitzbuhel, e si va ad accomodare sulla poltrona numero 41. Un posto in più anche per Andreas Seppi, 51°. Fuori dai primi cento fa un passo avanti avanti Thomas Fabbiano, numero 110, e quattro Marco Cecchinato, 139.

Immutata la top ten mondiale sempre dominata da Novak Djokovic con poco meno di cinquemila punti di vantaggio sullo scozzese Andy Murray, trionfatore sull'erba di casa: il serbo, con 209 settimane da numero uno, è quinto nella speciale classifica del numero di settimane in vetta al ranking.

Al terzo posto lo svizzero Roger Federer, seguito dallo spagnolo Rafael Nadal, lo svizzero Stan Wawrinka, il giapponese Kei Nishikori e il canadese Milos Raonic. Chiudono la top ten il ceco Tomas Berdych, l'austriaco Dominic Thiem e il francese Jo-Wilfried Tsonga.

Nella classifica Wta, invece, Roberta Vinci, stabile in ottava posizione mondiale, rimane la prima delle azzurre. Alle spalle della 33enne tarantina c'è Sara Errani, anche lei stabile al numero 25 così come Camila Giorgi, 77^.

Perde 21 posizioni, invece, e scivola fuori dalle top cento Karin Knapp, numero 106, subito davanti a Francesca Schiavone, 107, che perde sette posti.

Due le variazioni nella top ten mondiale, sempre guidata da Serena Williams (303^ settimana da numero 1 per lei, terza nella speciale classifica: prossimo obiettivo Martina Navratilova, seconda a quota 332).

Seguono la tedesca Angelique Kerber, la spagnola Garbine Muguruza, la polacca Agnieszka Radwanska e la rumena Simona Halep.

Venus Williams fa un passo avanti salendo in sesta posizione e scavalcando la futura mamma Vika Azarenka mentre torna nell'elite mondiale la slovacca Dominica Cibulkova, decima, preceduta dalla spagnola Carla Suarez Navarro. Scivola fuori la russa Svetlana Kuznetsova.
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