Sotto il segno della continuità e dello spirito di appartenenza. È questa la strada tracciata dall'Abbasanta, che sarà ai nastri di partenza della prossima Prima Categoria.

Una rosa marcatamente del posto, frutto di una politica, avviata da qualche anno, che vuole valorizzare soprattutto l'elemento locale. Proprio questo aspetto riempie di soddisfazione il presidente Salvatore Dessì, ripensando alla scorsa stagione.

"È stata un'annata positiva", afferma Dessì, "perché tutte le domeniche scendevamo in campo con otto, nove, dieci giocatori abbasantesi".

Senza la partenza "lenta", forse, si sarebbe potuto puntare alla parte alta della classifica. "Un peccato", conferma il presidente, "perché nelle prime dieci partite abbiamo fatto solo cinque punti. Se fossimo riusciti a fare qualche punto in più in avvio avremmo potuto dire la nostra".

Uno sguardo al passato, pensando però anche al prossimo futuro. Un futuro ancora una volta in Prima, ripartendo dallo zoccolo duro del posto. "Ripartiamo da questa base", prosegue Dessì, "e non possiamo fare altro che proseguire in questa direzione. Abbiamo dei ragazzi di Abbasanta che rappresentano belle realtà dal quale ripartire".

Base locale confermata, ma rimane ancora l'incognita sulla guida tecnica. Questione di giorni per il capitolo allenatore, ma ancora nessuna ufficialità. La certezza sarà il settore giovanile.

"Per noi", conclude Dessì, "è di vitale importanza. Quando in Prima Squadra vedo tanti ragazzi di Abbasanta sono felice e spero possa accadere in futuro, fermo restando che chi viene da fuori, Puddu e Loi, li reputo ormai abbasantesi a tutti gli effetti".
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