La Iaaf ha deciso di rinviare la discussione sul ricorso di Alex Schwazer alla nuova squalifica per doping al 4 agosto, un giorno prima dell'inizio delle Olimpiadi di Rio. Una tempistica che, almeno di fatto, non estromette ancora il marciatore altoatesino dai Giochi brasiliani ma che fa aumentare la rabbia nell'entourage dell'oro nella 50 chilometri a Pechino 2008.

"Se mi hanno rubato la possibilità di vincere una medaglia? No, di vincere la gara, che è diverso", si è sfogato Alex Schwazer, escluso prima di Londra 2012 per la positività all'Epo che gli procurò uno stop di tre anni e nove mesi. "Se l'udienza è il giorno prima dell'apertura dei Giochi Olimpici, con assenza di dibattito e con il giudice già stabilito, c'è poco da dire. L'unica cosa che posso fare è continuare ad allenarmi: se il Tas si comporterà da Tas, saranno loro e non la Iaaf a stabilire quando ci sarà l'udienza. La mia speranza è quella".

Secondo Schwazer, stavolta positivo ad anabolizzanti in un test effettuato ad inizio anno, "i giudici hanno già stabilito tutto. Come mi sento? Ho vissuto momenti migliori. Non so cosa dire. Sono gli altri che decidono per noi. Noi possiamo solo reagire. Cosa farò se mi impediranno di andare a Rio? Ne parlerò quando sarà il momento".

"La scelta della Iaaf di spostare l'udienza a Rio il 4 agosto? La Federazione Internazionale di Atletica ha portato a compimento un piano di eliminazione nei confronti di Schwazer, che è stato studiato a tavolino fin dal primo gennaio quando ha programmato uno strano controllo antidoping: una sorta di bomba a orologeria che ha poi fatto esplodere a giugno, così tardi che a quel punto è diventato difficilissimo difendersi". Così Sandro Donati, l'allenatore di Alex Schwazer, convinto che l'altoaesino sia caduto vittima di un complotto firmato Iaaf.

"Questa mossa finale è di un'arroganza senza limiti, un'indagine giudiziaria francese ha dimostrato che questa federazione è corrotta gravemente", ha proseguito Donati. "Alex è stato distrutto nel morale e nelle energie nervose. Ha tentato con tutte le sue forze di reagire e di allenarsi al meglio ma ora siamo arrivati alla parola fine, viene eliminato con gli imbrogli un atleta di grande talento e con lui stanno provando a mettere a tacere per sempre anche me".
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