Niente olimpiadi di Rio per Alex Schwazer.

La Iaaf, la Federazione internazionale di atletica leggera, ha disposto la sospensione immediata del marciatore azzurro, trovato positivo a un controllo antidoping effettuato il primo gennaio.

Le controanalisi hanno confermato la positività dell'atleta tornato a gareggiare a maggio dopo aver scontato una squalifica di 3 anni e mezzo.

L'allenatore Sandro Donati ha commentato così la notizia. "Alex è triste, disorientato, arrabbiato e mi ha detto 'perché mi hanno fatto questo' e io gli ho risposto 'perché ci hanno fatto questo'. Di fronte a questa schifezza Alex dimostra una grande forza d'animo e ne esce a testa alta''.

Poi ha aggiunto: "Faremo un'istanza agli organi competenti di giustizia italiani quindi al Tribunale nazionale antidoping per far valere tutti i nostri argomenti che saranno molto duri. Riguardano tutto lo sviluppo incredibile e anomalo di questo controllo. Se nella prossima settimana il Tribunale nazionale antidoping ci concede udienza noi faremo valere le nostre ragioni. Quella potrebbe essere la sede nella quale, di fronte a una situazione poco chiara, si potrebbe sospendere ogni giudizio e consentire ad Alex di essere iscritto 'sub iudice' ai giochi Olimpici. Ma il caso - ha sottolineato - potrebbe anche essere archiviato, gli elementi che siamo in grado di portare sono tali che confidiamo nell'archiviazione".
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