La seconda volta di Michele Mignani all'Acquedotto sarà da allenatore dell'Olbia. Incredibile ma vero, il tecnico ligure aveva già varcato i cancelli del Vanni Sanna con la maglia degli Allievi della Sampdoria, negli anni '90. Domenica, però, sarà un'altra storia: in palio contro la Torres, nella finale playoff di Serie D, c'è un posto nella graduatoria dei ripescaggi per la Lega Pro. Ma chi ci pensa se l'unico obiettivo è la vittoria sul campo. "Rispettiamo la Torres, una squadra di valore a dispetto di assenze importanti come quelle di Scotto e Cossentino", ha spiegato Mignani nella conferenza stampa della vigilia. "Il fatto di giocare in casa e di avere due risultati a disposizione per loro è un vantaggio, ma noi siamo pronti: non è la prima gara da "dentro o fuori" che giochiamo quest'anno". Lo spirito è quello giusto. "In settimana abbiamo lavorato bene, per l'undici titolare la rifinitura sarà fondamentale ma le idee sono chiare". Che poi si tratti del derby più sentito non è un problema. "Abbiamo giocatori sufficientemente maturi da saper gestire le emozioni: chiunque andrà in campo farà bene". Intanto la società va a caccia di pullman. Nonostante il via libera della Prefettura di Sassari, i tifosi dell'Olbia potrebbero non riuscire a raggiungere l'Acquedotto. Almeno, non tutti. La vendita dei biglietti del settore ospite è legata all'organizzazione della trasferta, di cui il club gallurese si sta occupando.Molte delle società contattate hanno rifiutato di mettere a disposizione i pullman. Facile immaginare che, al di là della disponibilità, il timore di danni ai mezzi condizioni l'offerta. Resta valido l'appello via social dell'Olbia, che al suo pubblico non intende rinunciare.
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