Dal lontano 1929 (dal 1950 nel calendario F1), il Gran Premio di Monaco rappresenta per gli appassionati della categoria l'appuntamento più glamour del Mondiale, che sulle strette strade del Principato quest'anno rappresenta la sesta tappa stagionale.

Un tracciato unico nel suo genere e un weekend "diverso" quello raccontato da Kimi Raikkonen sul sito del Cavallino rampante. "Il circuito di Monaco è diverso da tutti gli altri. È una gara particolare e molto dipende dalla tua posizione di partenza: se sei davanti è un conto, ma se sei dietro è davvero difficile superare" dice a proposito della gara un Kimi non particolarmente interessato alla vita notturna. "Esattamente come in tutte le altre gare abbiamo molte riunioni, ma dopo si va a dormire, anche se molta gente viene lì per divertirsi".

Per la configurazione del tracciato a Monte Carlo c'è un contatto maggiore con gli spettatori: "A fine gara rallentiamo e riusciamo a vedere meglio le persone, ma c'è tanta gente ed è difficile fare attenzione a tutto".

L'unicità di questa gara deriva da motivi di natura diversa, come spiega James Allison, direttore tecnico della Scuderia Ferrari: "A Monaco non è facile il sorpasso, quindi è molto importante ottenere un buon risultato in qualifica che, tuttavia, non è il semplice risultato di una macchina con un buon carico aereodinamico, o con delle gomme buone.

Per Monaco bisogna considerare tutto il fine settimana, che inizia giovedì e si conclude domenica. La pista cambia ogni volta che il pilota gira in FP1, FP2, FP3. C'è bisogno di un fine settimana pulito ed è importante avere un livello di carico alto, perché si tratta di una pista con curve lente e rettilinei molto corti".

All'indomani dei test di Barcellona James parla di quanto si è potuto imparare nei due giorni di prove: "Barcellona è stata un'opportunità molto utile per la squadra per lavorare sul set up della vettura e rispondere ad alcune domande che sono venute alla luce durante il fine settimana del GP. Abbiamo imparato molto e non vedo l'ora di arrivare a Monaco per poter applicare quanto appreso".
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