"Mi rompe l'anima vedere la Ferrari che soffre, non è nel Dna della squadra". Così il presidente di Ferrari, Sergio Marchionne, ha risposto a chi gli chiedeva a proposito dei deluènti risultati di inizio stagione del Cavallino.

"Ieri e' stata una giornata bruttissima. Dobbiamo colmare il mezzo secondo di divario alla velocità della luce, ero abituato alla Ferrari di Schumacher", ha aggiunto il presidente del Cavallino commentando l'esito del Gran Premio di Russia, terminato con un terzo posto di Raikkonen e un ritiro di Vettel.

"Siamo vicinissimi, il problema è che gli ultimi mezzi secondi sono molto complicati da colmare", ha spiegato Marchionne, sottolineando che "dalla sfortuna delle prime tre gare e ieri sono emerse delle lacune tecniche, malgrado l'impegno della scuderia".

"Nel passato è stata sbagliata l'impostazione, ma stavolta no: non possiamo attribuire la colpa a nessuno", ha concluso Marchionne.

Il Gp di Sochi
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