Nella passata stagione la prima storica promozione in Eccellenza, quest'anno una salvezza conquistata all'ultimo respiro. La favola del Monastir non si ferma. E c'è ancora una volta il Tonara nel percorso vittorioso della formazione guidata da Antonio Prastaro.

L'allenatore, subentrato in febbraio a Riccardo Spini, con sette gare a disposizione ha centrato l'obiettivo stagionale: «La gioia più grande è stata quella di vedere un intero paese festeggiare, insieme ai ragazzi, un traguardo voluto fortemente da tutti».

La salvezza, raggiunta grazie al rigore di Fanni nello scontro diretto con il Tonara, «è dedicata a Luca (bambino quartese di 10 anni morto mentre giocava a calcio, ndr), che ci ha lasciato prematuramente. Un pensiero va anche a lui oltre che hai nostri tifosi, che non ci hanno fatto mai mancare il proprio supporto».

Il segreto del cambio di marcia, avvenuto fin dalla prima gara in panchina vinta sul campo del Castelsardo, «è stato quello di rendere la squadra consapevole delle proprie qualità tecniche e anche morali, acquisendo così l'autostima persa. In questo sono stati strepitosi».

Con l'entrata in corsa di Prastaro c'è stato la modifica del modulo di gioco, dal 4-3-1-2 impiegato da Spini al 4-3-3 del tecnico ex Sanluri: «In quel momento, per le caratteristiche del gruppo, mi è sembrato lo schieramento più adatto ed è stato prontamente condiviso da tutti». «Ho sempre creduto nella salvezza", prosegue, "perché il valore della rosa era notevole. Poi il cuore, il lavoro e il sacrificio hanno fatto il resto».

Capitolo futuro: «C'è tempo, ora è il momento di festeggiare e di goderci questa bella soddisfazione».
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