Nulla di strano che, con otto squadre sarde nello stesso girone, la Serie D riservasse una coda al veleno. Domenica (ore 15) la 33° e penultima giornata di campionato potrebbe decidere molto del destino delle isolane, impegnate in sfide all'ultimo sangue in testa come in coda.

Due gli scontri "fratricidi" in programma. In Muravera-Budoni i galluresi si giocano la chance di operare il sorpasso in classifica e balzare fuori dai playout, dove al momento stazionano proprio i sarrabesi, tra le compagini più in forma.

Testacoda in piena regola, invece, tra Lanusei e Torres, con gli ogliastrini a un punto dalla zona salvezza e i sassaresi terzi e determinati a consolidare il piazzamento che gli garantirebbe di disputare in casa gara 1 degli spareggi promozione per la Lega Pro. Trasferta vietata ai tifosi ospiti: per motivi di ordine pubblico, il prefetto di Nuoro ha vietato la vendita dei biglietti ai residenti della provincia di Sassari.

L'altro testacoda si gioca oltre Tirreno. Protagonista il Castiadas, che a Rieti dovrà provare a vincere le resistenze della quarta della classe, non ancora sicura dei playoff, per strappare punti fondamentali in ottica salvezza, con la retrocessione diretta a tre lunghezze di distanza. A quella quota staziona il San Cesareo, che a Olbia si gioca le residue speranze di sopravvivenza.

Al Nespoli la spunterà chi è più disperato, considerato che per i bianchi, che non vincono dal 3 aprile, un ulteriore passo falso potrebbe costare la qualificazione ai playoff. Arzachena e Albalonga, che si affrontano al Pirina in una gara da dentro o fuori, incombono alle spalle.

Chiude il turno il match Trastevere-Nuorese. Se ai capitolini manca il punto della certezza matematica, i barbaricini la salvezza l'hanno in tasca da tempo. La figuraccia rimediata domenica scorsa sul campo della Flaminia grida tuttavia vendetta. Non è scontato, insomma, il pareggio del "volemose bene".
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