Il canottiere azzurro Vincenzo Abbagnale rischia fino a due anni di squalifica dopo avere saltato il terzo controllo antidoping. Lo annuncia la Federcanottaggio, presieduta da suo padre Giuseppe, in una nota sul suo sito web nel quale precisa che il 22enne campano "non è riuscito ad arrivare in tempo al terzo controllo a sorpresa dell'antidoping".

Vincenzo "aveva già accumulato in precedenza due mancati controlli: il primo per una dimenticanza, il secondo perché il nuovo sistema gestionale, la cosiddetta piattaforma ADAMS, non gli ha confermato la segnalazione del luogo dove si trovava, e a questi si è aggiunto infine il terzo, lo scorso primo febbraio".

Il Codice Sportivo Antidoping in merito è chiaro e non lascia spazio a interpretazione poiché prevede espressamente che, per la violazione dell'articolo 2.4 (mancata reperibilità), il periodo di squalifica a cui va incontro l'atleta potrà essere di due anni, con possibilità di riduzione a un periodo minimo di un anno a seconda del grado di colpa attribuita all'atleta.

In ogni caso, per il capovoga dell'otto che si prepara per affrontare le qualificazioni olimpiche, sembra sfumare il sogno di partecipare ai Giochi di Rio. Sarebbe stata la sua prima olimpiade.

Il racconto di Vincenzo Abbagnale
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