L'ingaggio dell'ex Cagliari Andrea Cossu, al quale si è unito a stretto giro di gossip quello dell'ex capitano rossoblù Daniele Conti, è la prima indiscrezione che circola nella hall dell'Aviazione generale dell'aeroporto Costa Smeralda.

Alessandro Marino, però, glissa. “Se dovessero arrivare, non saranno loro a portare l'Olbia in Lega Pro”. A un'ora dalla firma dell'atto che ufficializza il cambio ai vertici del sodalizio gallurese, il neo presidente si concede al rituale della conferenza stampa insieme al numero uno uscente Pino Scanu. Lega Pro, settore giovanile, nuovo stadio a La Basa e collaborazione col Cagliari sono gli obiettivi snocciolati nella saletta dell'Eccelsa, gremita tra giocatori, staff tecnico e dirigenti dei bianchi, tifosi e semplici curiosi.

“Ho deciso di investire nell'Olbia perché mi piacerebbe replicare l'esperienza del Cagliari, dove ho lavorato per un anno e mezzo: vorrei che diventasse un interlocutore credibile nel Nord Sardegna, soprattutto per il calcio giovanile”, esordisce Marino. “In Sardegna si fa calcio con grande entusiasmo”.

Un mese fa il manager pescarese, docente alla Luiss di Roma, ha lasciato il cda del club guidato da Tommaso Giulini, di cui era uomo di fiducia anche nella Fluorsid Group. “Ci lega un'amicizia ventennale che potrebbe sfociare nella collaborazione tra Cagliari e Olbia, a maggior ragione se dovessimo andare il Lega Pro. A proposito di Cagliari, vorrei mandare un saluto a Daniele Dessena che sta attraversando un momento difficile”.

Le idee sono chiare. “Non credo di essere il salvatore della patria, ma sono convinto che la Serie D stia stretta a questa squadra e a questa città. Dalla mia esperienza al Cagliari porto i valori dell'organizzazione e della progettualità, ma per raggiungere certi traguardi serve la sinergia di tutto il territorio e infrastrutture adeguate: che il Cagliari possa venire a giocare qua durante i lavori al Sant'Elia è uno stimolo in più per fare lo stadio nuovo. Gli sponsor arriveranno se saremo appetibili”.

Tra poche ore riapriranno le trattative nel calcio dilettantistico. “Senza arrivi e partenze non ci può essere mercato, ma al di là dei nomi che si fanno questa squadra non è da rivoluzionare ma da valorizzare. In campionato i giochi sono aperti: in corsa per il titolo vedo tre o quattro squadre”. Olbia compresa. “Ha delle potenzialità”. Intanto, l'US Olbia 1905 è prossima a diventare S.r.l. sportiva. “A breve nomineremo il consiglio di amministrazione”.

Quanto alla società, oltre a Marino ne fanno parte Alexandre Tartara, già in Fluorsid, Gianrenzo Bazzu e Massimo Curreli. “Questi ultimi rappresentano la continuità con la dirigenza uscente”. Dal Cagliari arriva anche Pierluigi Carta. “Ci darà una mano”. In corso di rivisitazione il logo ufficiale e domenica, per la gara casalinga contro l'Ostiamare, il costo del biglietto sarà di un euro. “Allo stadio, però, la gente la riporti coi risultati”.

Infine Scanu. L'ex presidente merita un capitolo a parte. Commosso nel passaggio di consegne, ringrazia tutti. A partire dal suo successore. “Non poteva esserci un epilogo migliore per la nostra esperienza di cinque anni: sono sicuro che con Marino l'Olbia si toglierà delle soddisfazioni”.

Averla mantenuta in vita, iscrivendola in Eccellenza nel 2010 (“grazie all'enorme contributo di Tariko”, sottolinea Scanu) e portandola in D con risultati crescenti, è una medaglia al valore che nessuno leverà mai alle “vecchie glorie” dell'Olbia. “Se abbiamo fatto degli errori, li abbiamo fatti col cuore”. Chi raccoglie il testimone oggi, raccoglie una grande eredità.
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