Avrà pesanti strascichi l'episodio avvenuto ieri pomeriggio, nella tribuna centrale della stadio "Scopigno" di Rieti, durante l'incontro di calcio tra la squadra locale e l'Olbia.

Sono stati insultati e aggrediti i familiari del calciatore olbiese Alessio De Cicco, che hanno annunciato, così come aveva fatto il club sardo in tarda mattinata, l'avvio di azioni legali contro alcuni tifosi reatini. In particolare, è stata presa a male parole la madre del calciatore, che si era rivolta ad alcune persone in tribuna, invitandole ad abbassare i toni.

Quindi, mentre i carabinieri intervenivano per bloccare il padre di De Cicco, che aveva reago agli insulti rivolti alla moglie, un uomo di circa 60 anni, si è avventato contro la sorella del giocatore dell'Olbia, Cristina, una ragazza di 20 anni.

La giovane è stata afferrata al collo e per difenderla e aiutarla ad sono intervenute le figlie dell'allenatore dell'Olbia, Oberdan Biagioni. I carabinieri avrebbero già identificato un tifoso del Rieti. Da ambienti dell'Us Olbia si apprende che la società sarda ritiene assolutamente corretto il comportamento della squadra e dei dirigenti del Rieti Fc e della maggioranza dei tifosi reatini, gli insulti e l'aggressione sarebbero, quindi, da attribuire a un ristretto numero di persone.
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