Niente sconti per Alex Schwazer, la seconda sezione del Tribunale Nazionale Antidoping ha respinto la richiesta di riduzione della squalifica, avanzata dai legali del marciatore altoatesino.

In realtà, ascoltando le parole del legale di Schwazer, l'avvocato Gehrard Brandstatter, non si tratta di un vero e proprio rigetto: "Il tribunale non ha rigettato la nostra richiesta, semplicemente non è entrato nel merito vista la mancata pronuncia della WADA e il parere negativo della IAAF. Il tribunale - ha concluso il legale dell'altoatesino - ha apprezzato l'atteggiamento collaborativo di Schwazer. I problemi sono stati esclusivamente procedurali".

Decisamente ottimista e sereno è apparso Alex Schwazer, pronto a rimettersi in marcia verso Rio 2016: "Avevamo due piani - ha confessato appena appresa la sentenza - con lo sconto di pena mi sarei allenato in un modo, senza sconto seguirò un altro programma. Non è un problema, sono molto sereno, non si può avere tutto. Se non potrò allenarmi nel migliore dei modi - ha proseguito Schwazer - cercherò di dare il meglio per conquistare il tempo minimo per Rio 2016".

Un test non ufficiale, quello svolto domenica scorsa a Roma sulla distanza di 20km, ha fissato il cronometro su 1h 18' 57", per quella che ipoteticamente sarebbe la sesta prestazione al mondo.

"Mi sento molto bene, ho la gamba giusta, per questo sono sereno. E' chiaro che queste sono le regole - ha ribadito il marciatore, tornando sulla sentenza - dalla IAAF non mi aspettavo nessuno sconto. Non andranno mai contro il loro responsabile antidoping, anche perché in quell'ambito hanno molto lavoro da fare, ancora devono pronunciarsi su tante situazioni da chiarire".
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