Il Cagliari incassa la prima sconfitta del campionato e resta in testa alla classifica ma in condominio con Cesena e Crotone.

I rossoblù giocano la loro peggiore partita dall'inizio del campionato dimostrando di essere confusi sin dall'inizio della gara con facili passaggi sbagliati, soprattutto vicino alla loro area di rigore.

Il Pescara mantiene costantemente il pallino del gioco anche se non graffia. Al 37 del primo tempo la partita si complica a causa dell'espulsione di Di Gennaro: il centrocampista commette fallo su un avversario lanciato verso l'area del Cagliari su un corridoio centrale poi protesta platealmente e viene espulso da un arbitro sempre incerto e che quasi mai riesce a prendere decisioni giuste.

Al settimo del secondo tempo Lapadula porta in vantaggio il Pescara con un tiro rasoterra e teso scagliato pochi metri dentro l'area di rigore. Un tiro sul quale Storari non può far nulla.

Il Cagliari non è mai realmente pericoloso ma dopo lo svantaggio diventa più intraprendente anche grazie all'ingresso di Farias che sostituisce un Cerri bravo a difendere la palla ma mai messo in condizione di calciarla in rete. Come del resto Melchiorri, fischiato dai suoi ex tifosi e mai in partita.

Il Pescara potrebbe raddoppiare con un eccellente tiro di Caprari dal limite dell'area ma Storari vola e devia in angolo compiendo un autentico miracolo.

I rossoblù spingono di più ma è il Pescara a rendersi di nuovo pericoloso su tiro ravvicinato di Torreira che dall'area piccola trova una barriera nel portierone rossoblù.

Nonostante un Farias vivace, i rossoblù non riescono a mettere in apprensione la difesa avversaria.

La partita finisce con il Pescara che batte il Cagliari dopo 28 anni (non vinceva dal 1987) e con i rossoblù che per la prima volta non segnano.

Cagliari in testa assieme alle ottime Crotone e Cesena, seguite a un punto dal Livorno poi Spezia e Bari a 11 punti.

E domenica c'è il big match con il Cesena al Sant'Elia.
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