C’è ancora chi non ci crede ma tra poche settimane, il 20 agosto, la Dinamo si radunerà e lo scudetto cucito sulle maglie sarà il segno tangibile che Sassari è campione d’Italia.

Della squadra che il 26 giugno scorso ha vinto il titolo italiano sono rimasti in quattro, oltre al coach Meo Sacchetti: Logan, Formenti, Devecchi e Sacchetti, i nuovi sono il playmaker Haynes, le ali Eyenga e Petway, il pivot Varnado più la guardia Lorenzo D’Ercole. La squadra è fatta: mancano solo due giocatori (uno dovrebbe essere Metreveli, l’altro un centro di peso) per completare la panchina. Il Banco di Sardegna, a prima vista, appare un po’ più solido del “crazy diamond” – diamante pazzo – che ha stupito il mondo del basket italiano vincendo, oltre allo scudetto, anche Coppa e Supercoppa. L’asticella si alza: obiettivo è ora anche l’Eurolega, la Champions dei canestri. La Dinamo vuole puntare a superare il primo turno: entrare cioè nel prestigioso Top 16, la sala vip della pallacanestro continentale. E naturalmente difendere lo scudetto: Milano resta la favorita. Ma Sassari sa come batterla.

Nando Mura
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