Sergente di ferro atipico e abbastanza tradizionalista, ama scherzare e dialogare con i suoi giocatori, sia dentro che fuori dal campo. Ed è rigido quando serve. Spesso di buon umore, sempre cordiale e pronto ad andare incontro alle esigenze della squadra. Massimo Rastelli è comunque un maniaco delle regole, poche ma perentorie e inappellabili. E chi non le rispetta finisce inevitabilmente dietro la lavagna, che nel calcio equivale alla panchina. «È automatico».

Un ritratto del nuovo allenatore nell'intervista di Fabiano Gaggini sull'Unione Sarda in edicola.
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