Ancora un grande Fabio Aru all'attacco nella ventesima tappa, l'ultima di montagna. In salita a pochi chilometri dall'arrivo ha staccato tutti e ha tagliato per primo il traguardo in splendida solitudine.

Alberto Contador è arrivato con 2' e 25" di ritardo, un distacco che gli ha comunque consentito di conservare la maglia rosa e di fatto di vincere il giro.

"Devo ringraziare tutti, ho avuto un tifo incredibile - ha detto Aru subito dopo la vittoria -, sul colle delle Finestre ho fatto anche io tanta fatica, devo dire grazie la mia squadra, l'Asatana, che ha fatto un lavoro fantastico. Che dire, sono felicissimo".

Per il corridore di Villacidro, vero protagonista di questa edizione del Giro, la certezza della seconda posizione a 2' e 02" dal campione iberico.

La tappa da Saint Vincent-Sestriere ha dunque deciso le sorti della corsa. Arrivo in salita dopo 199 km. I primi 150, percorrendo l'alta val Padana, sono di preparazione: il clou è ovviamente la scalata del Colle delle Finestre, cima Coppi di questa edizione con i suoi 2178 di quota.

I corridori hanno attraversato il Canavese via Ivrea, Rivarolo Canavese fino ad entrare in Val di Susa dopo Venaria Reale.

Domani il carosello conclusivo, sulle strade che stanno ospitando l'Expo: la ventunesima ed ultima tappa del Giro, la Torino-Milano di 178 chilometri, classico festival per i pochi velocisti che sono sopravvissuti alle grandi montagne.

Il tracciato, come da consuetudine, non ha alcuna asperità: una autentica "tavola da stiro" con due Traguardi Volanti, uno a Novara (Km. 86,6) e l'altro a Milano (Km. 156,4), all'interno del circuito cittadino di 5,4 chilometri da completare per sette volte.
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