In sala stampa, dopo la partita persa, Gianfranco Zola parla di una "squadra impaurita" contro il Verona. L'allenatore del Cagliari parla subito delle contestazioni della curva, che ha intonato a lungo cori contro i giocatori ("Andate a lavorare") e contro società e allenatore. Zola difende i suoi: "Sono io il primo a non essere contento di come sta andando. I tifosi possono contestarci perché i risultati non arrivano. Ma non possono dire che la squadra non sta lavorando perché lavorano dalla mattina alla sera. Non possono dirci di andare a lavorare: non lo accetto. Non sono venuto a portar via i soldi alla società o per gloria personale, mi hanno chiesto di dare una mano e lo sto facendo".

Dimissioni? "In questo momento penso ad altre cose. E' appena finita una gara con un risultato del quale non sono certo contento. Dobbiamo trovare il modo di tirarci fuori da questa situazione il prima possibile. A questo sto pensando e non a mie presunte o probabili dimissioni". Zola prova ad analizzare la partita: "I veneti hanno fatto gol su azioni che avevamo studiato e provato. Si ripetono certi errori e questi ci penalizzano troppo, vanificando i nostri sforzi. Il Verona ha portato a casa il bottino pieno con il minimo sforzo. Dispiace: sia perché la gara è iniziata esattamente come l'avevamo preparata, sia per il grande impegno mostrato da tutti i miei giocatori, che voglio qui ringraziare ed elogiare".

Il vice presidente Stefano Filucchi si presenta con il tecnico alle interviste del dopo partita per sostenere la sua posizione. "Zola non è in discussione - dice il vicepresidente - ha la fiducia della società, così come la squadra. Andiamo avanti tutti assieme convinti di farcela a rimanere in A".
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