In finale, poi, non si è ripetuto, cedendo a un altro spagnolo, meno illustre e titolato, David Ferrer. Non ce l'ha fatta, Fabio Fognini, a conquistare il quarto titolo in carriera, forse svuotato dopo la fatica fisica e mentale del match vinto, per 1-6 6-2 7-5, contro il numero 3 del tennis mondiale e campione uscente a Rio de Janeiro. Così, nell'ultimo atto del Rio Open - torneo Atp 500, con montepremi di quasi 1,5 milioni di dollari, disputato sulla terra rossa nella città brasiliana - il 27enne ligure, con il numero 28 primo italiano del tennis mondiale, è stato battuto con un netto 6-2 6-3, in un'ora e 23', dal 32enne Ferrer, numero 9, che ha vinto per l'ottava volta in otto match, confermandosi sua bestia nera. L'aveva detto, del resto, Fabio, dopo il successo a sorpresa contro Nadal: "Sono felice di aver battuto il giocatore più forte del mondo sulla terra rossa, Rafa è sempre difficile da affrontare. Ora voglio godermi questa vittoria, ma ovviamente già penso alla finale in cui dovrò lottare contro Ferrer, che mi ha sempre battuto nelle sfide precedenti". Ha poi ribadito il concetto durante la cerimonia di premiazione: "Faccio i miei complimenti a David ma, senza nulla togliere a nessuno, qui ho battuto il più forte di sempre sulla terra, Nadal. Questa settimana resterà sempre nel mio cuore". Il match è stato nettamente dominato da un Ferrer in forma smagliante, che ha imposto il proprio gioco, costringendo Fabio a restare lontano dalla riga di fondo e a rispondere in affanno. Solo uno scatto d'orgoglio dell'azzurro nel secondo set, quando ha recuperato da 1-5 a 3-5, prima di cedere il game decisivo e consegnare a Ferrer il 23/o titolo in carriera. Fognini era arrivato in finale, la nona in carriera, superando il ceco Jiri Vesely, lo spagnolo Pablo Andujar, l' argentino Federico Delbonis e, appunto, Nadal, infliggendogli la 25/a sconfitta in carriera sulla terra rossa. Prima del ligure, solo un altro azzurro, Andreas Seppi, era riuscito a battere il 28enne mancino di Maiorca - nel 2008 a Rotterdam - ma sul veloce indoor, non sulla sua superficie preferita. Gli altri due azzurri in lizza a Rio, Paolo Lorenzi e Marco Cecchinato, sono stati eliminati nel primo turno, rispettivamente da Andujar e dal finlandese Jarkko Nieminen.
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